giovedì 27 giugno 2013

Narciso



"La mia paura non è quella di rimanere sola, ma che non esista l'uomo che fa per me".
Mi disse un giorno in piscina la mia amica Ilaria. Non lo ha mai trovato l'uomo che faceva per lei, perchè poi ci si perde via e mica lo si capisce più qual è l'uomo giusto. Avrei voluto dirle che l'uomo giusto non esiste, non di default ecco. Ma l'ho capito solo ora.
Piacere, io sono uomo giusto. No. Esiste affinità, sintonia, bello e brutto, ma la giustezza la si costruisce. E sta qua il difficile. Trovare qualcuno che abbia voglia di costruire. Che gli piaci  abbastanza per vederti e non considerarti trasparente, e  poi quindi costruire.
Ora voi ditemi nella Big come si deve fare, quando si è circondati da uomini già giusti per altre, o da narcisi. Ecco qua, il narciso. Uomo (uomo?) strutturalmente impossibilitato ad amare qualcun altro se non se stesso. La Big ne è piena, specie durante la Fashion Week. E così crudelmente respinge i suoi innamorati, e si perde in un'alta celebrazione di se stesso che, in chiave moderna, si esprime mortalmente attraverso social network vari che alimentano artificiosamente il narcisimo imperante di ognuno di noi, ma soprattutto di chi narciso lo è già in modo strabordante.
Poi fa una brutta fine eh, ma intanto bisogna assistere alla celebrazione della bellezza altrui con anche un po' di imbarazzo. 
Il dramma è che il narcisismo ci guida prepotente anche quando ci innamoriamo. Temo, come sostiene qualcuno, che  in ogni vicenda d’amore non è l’altro che incontriamo, ma l’abisso della nostra anima che l’altro riflette. Amore dell’altro, quindi, dettato dall’amore di sé. 
Un bel casino.



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