mercoledì 8 maggio 2013

Oltre le gambe c'è di più.

 

Ho sempre pensato che peggio dell’uomo maschilista, arrogante e presuntuoso ci fosse poco o niente.
Poi, arrivata nella Big, mi sono scontrata con la dura realtà e, crescendo, sono riuscita a metterla a fuoco e a dare un nome a quella razza che contribuisce ogni giorno ad accrescere la mia intolleranza verso un certo tipo di umanità che di base fa schifo.
Parlo della donna maschilista (arrogante e presuntuosa) .
È un po’ che ci penso e allontano l’idea di curarmi di loro. Ma forse, scriverne, potrebbe essere liberatorio una volta per tutte.
Le donne maschiliste mi fanno venire l'orticaria, la pancia gonfia e oltretutto sono così concettualmente sbagliate, paradossali, ossimoriche, che stridono come il gesso sulla lavagna, come il ghiaccio bollente, come vedere un gatto al guinzaglio, come Valeria Marini casta e pura inguainata nel suo abito di pizzo, insomma di difficile digestione. Non tanto perché io sia particolarmente femminista o votata alla causa dell’utero e mio e me lo gestisco io. Chissenefrega. Ma adottare comportamenti discriminatori e misogini non mi va giù in un uomo figuriamoci  in una donna.
Mi rimane proprio lì, con un senso di tristezza infinita.
Eppure sono tra noi, queste mezze donnette colme di frustrazioni e bisogno di rivalsa che se la prendono con donne che sono donne.
Giusto per filosofeggiare un po’, è come dire la differenza tra femmina e guagliona; loro si credono femmine, ma in realtà sono guaglione che non sono riuscite a fare il passo avanti e sono rimaste intrappolate nelle loro fragilità senza mai accettarle né prenderne consapevolezza, e quindi si arrabattano (termine tecnico) per arrivare, riuscire, lottare, conquistare. Mentre una Femmina è consapevole dei suoi limiti, è fatta e finita, in grado di convivere con le proprie debolezze ed esaltare le proprie qualità. Senza scapicollarsi inutilmente (altro termine tecnico).
E allora se sei Femmina e oltretutto poco più grande di me, non mi chiederai mai a un colloquio di lavoro se ho intenzione di fare un figlio con quel piglio inquisitorio e quegli occhietti da strega, e nemmeno mi guarderai come fossi solo un pezzo di carne da dare in pasto al manager della situazione, che mi fai sorridere per quanto piccola sei intrappolata e costretta.
Il tono di voce, le movenze e le battute da ape regina, il ronzare intorno al capo uomo per poi ripeterne e spalleggiarne le battute e le considerazioni da minus habens mi fanno ribrezzo fino a sfiorare una gran pena.
Pena perché sono schiacciate, inutili, inquinanti per l'umanità tutta e talvolta pure dannose ad altre donne che sono Femmine dotate di intelletto superiore.
Così, per dire.

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