lunedì 31 marzo 2014

Tecniche di separazione: solo per uomini coraggiosi.

Lo so, essere lasciati è quanto di più fastidioso possa succedere. Fastidioso, doloroso, faticoso. E tutto quanto finsice in oso.
E' un lutto, è una crisi, è un momento di rottura da cui però piano piano si rinasce, più forti, più consapevoli e pronti di nuovo a cascarci quando risuccederà.
Tra lasciare e saper lasciare, però, scorre un mondo fatto di fermezza, buon senso e rispetto. Elementi di cui molti  uomini (e avolte anche donne) pensano di poter fare a meno.
Ma cari miei, la risposta è no. No. No. Non potete pensare di sbarazzarvi di una persona con cui fino al giorno prima vi instagrammate tutti felici o condividete una casa così come ci si libera del vecchio gioco della playstation, dei calzini sporchi abbandonati a marcire mesi sul pavimento, di una maglietta bucata.
Ci vuole arte, diplomazia, tanto coraggio e voi maschi non ce la fate.
Basandomi sulla mia esperienza passata e su quella di chi mi circonda, prendendo spunto sia dalla Ridente che dalla Big e non inventando assolutamente nulla -ahinoi- ecco un paio di accorgimenti VintaZ, nel caso vi trovaste di fronte a questa scelta non scegliete la fuga, per una volta almeno:

- LA DATA: se non siete del tutto rincoglioniti, questa cosa va organizzata. Ci sapete fare con le date, conoscete a memoria tutti gli appuntamenti del fantacalcio, quando è il momento migliore per chiedere l'aumento e quando organizzare l'addio al celibato del vostro migliore amico. Bene, applicate questa regolina di buon senso alle relazioni e zac, ne verrà fuori un risultato migliore di quanto avete fatto fin ora. Quindi, ad esempio, eviterei di comunicare alla fanciulla la vostra decisione durante le feste comandate Natale-Pasqua-Capodanno. Vietatissimo il giorno del compleanno e un giorno prima di partire per le vacanze estive tanto agognate; questo trascende il pessimo gusto, questa è cattiveria. Anche lasciarsi andare a esternazioni del tipo "non sono piu felice con te o non se se ti amo" non vanno bene in certi periodi. Il terreno non si pepara in questo modo. Non siete autorizzati a rovinare le vacanze altrui o il bianco natal perchè siete degli inetti. Non ve lo perdono.

- L'ALTRA: considerando che 9 volte su 10 avete già un'altra tra le mani, o che vorreste averla o che la lei in questione sta per capitolare, potrebbe essere elegante aspettare qualche tempo prima di presentarla a zii, nipoti, colleghi, amici e mammà. Non esiste un tempo standard, ma per non lasciarvi proprio così persi ritengo che tre mesi possa essere un lasso di tempo che definirei "di cortesia".
Se non ne capite proprio l'utilità perchè tanto del giochino vecchio chissenefrega, vi segnalo che aspettare un po' ha molteplici vantaggi anche per voi, quali ad esempio evitarvi rotture di cojoni dalla nuova fiamma che, da qualcuno che frequentate meno assiduamente, verrà scambiata per la ex, sguardi incattiviti delle fidanzate dei vostri amici, la morale da vostra madre. Suvvia, un piccolo sforzo!

- IL TRASLOCO: dal momento che insieme al lutto e alla separazione è considerata la terza causa più pesante di stress psicologico, fate la gentilezza di evitarcene due per di più  ravvicinati. Se quindi, per caso, sentite nel vostro retrocranio questa vocina che dice "forse non sono più felice, forse mi piace un'altra, forse mi piace quella con cui sto-uscendo-già-da-un-mese-di-nascosto" consiglio di non mettere in moto una macchina infernale fatta di ricerca casa, cose tue/cose mie, scatoloni, caldo, organizzazione, contratti di affitto, spostamenti, per poi dopo un periodo più breve del lasso di tempo di cortesia, decidere di mandare tutto all'aria. Con conseguente sovrapporsi di due delle prime tre cause di stress. Ennò, non è carino. Perché questo significa che non è che è andata male la convivenza, è andato in decomposizione il vostro cervello.

Accompagnateci pure alla porta se necessario, tanto una volta tocca a voi, un'altra a noi ma fatelo con classe. Tanto troveremo comunque un altro appiglio per odiarvi in quel momento e nei mesi successivi.
Si sa mai però che, se lo fate con grazia, qualche anno dopo vi ricorderemo con un sorriso, amaro, ma pur sempre un sorriso.



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