mercoledì 14 maggio 2014

Ogni famiglia infelice è disgraziata a modo suo.

Mi interrogavo in questi giorni su quei rapporti decisamente fasulli che vengono sbandierati a destra e manca, come a voler dare un segno tangibile di una cosa che in realtà è inconsistente.
Quelli ad esempio che passano da una storia a un'altra vivendo senza soluzione di continuità relazioni da copertina, rapporti della vita che in un attimo pouf, si sgonfiano. Uomini e donne, che vivono storie con la data di scadenza senza fermarsi un attimo pompandole così tanto fino a farci credere che sia la volta buona.
Ma come può essere credibile uno che vive relazioni fantastellari-apparentemente-, introduzione in famiglia fin da subito, una vita smeralda e coniugale insieme h24 con ognuna delle sue donne che si susseguono a un ritmo sfrenato? 
Non che l'intensità e la passione non siano ben accette, e non condanno le foto insieme, ma c'è qualcosa che stride quando è un ripetersi sempre uguale, senza sosta, così perfetto, così finto.
Poi mi sono rilassata però.

Perché a volte ci sono anche coppie diverse, quelle che in un'epoca di selfie, rumore, vanità, chiasso e precarietà sentimentale, vanno avanti per la loro strada in modo silenzioso, soffice, curato, discreto. Non c'è un cambio compulsivo di partner, non c'è un'irrefrenavbile voglia di mostrarsi.
Loro sono quasi invisibili e protagonisti di una dimensione propria, a cui hanno accesso solo loro.
Ma se li osservi capisci che ci sono stati alti e bassi, che l'amore è puro e non condizionato, che le diversità creano l'unione, che le fondamenta sono state costruite.
Senza urlare, senza dimostrare. Tanta "normalità" fa paura, perché è quanto di più alto e difficile si possa raggiungere. Perché è speciale veramente.
Si legge in Anna Karenina che Le famiglie felici si assomigliano tutte, perché, io credo, pur ognuna con le proprie peculiarità, hanno trovato l'equilibrio tanto disperatamente rincorso da chi non si dà pace.
Per questo spero un giorno di assomigliare a una nuova famiglia felice a me così cara,  che ieri, in una ridente vicina alla Big, ha preso una forma meravigliosa dal nome bellissimo: Olivia.
Benvenuta piccola ballerina.

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